Una buona notizia da condividere. Il Resto del Carlino, nell’edizione dell’11 dicembre 2018, ha raccontato la storia di Massimo, Piergiorgio, Bakary e Moussa, quattro “ragazzi” aiutati da Insieme per il Lavoro nella fase di startup e di finanziamento iniziale.
Di seguito l’articolo pubblicato da Il Resto del Carlino:
MONTE SAN PIETRO PROFUGHI E DISOCCUPATI DIVENTANO GIARDINIERI
"Pronti a ripartire, ci manca solo un furgone"
“Il regalo sotto l’albero di Natale? Un camioncino, anche vecchio, col quale potere lavorare...”. Sanno di non chiedere poco ma ci sperano davvero Massimo, Piergiorgio, Bakary e Moussa: coinvolti a vario titolo nel progetto della parrocchia di Monte San Giovanni e della Fondazione San Petronio intitolato ‘La vite e i tralci’. Sono disoccupati in età matura e profughi ospiti del progetto Mosaico a Villa Gaist a Montepastore che da alcuni mesi si sono messi insieme, hanno condiviso la difficoltà di trovare un lavoro e si sono inventati un modo per guadagnarsi da vivere. Il primo aiuto lo hanno avuto direttamente dal vescovo Matteo Zuppi che li ha incoraggiati con le parole e con un assegno servito ad avviare l'attività di cura del verde. Il parroco don Giuseppe Salicini ha messo a disposizione degli spazi in una canonica vuota. “Col Fornai abbiamo fatto i corsi di preparazione, compreso il patentino per poter usare la motosega e poi siamo partiti. Qualche giardino l’abbiamo già sistemato...”, racconta Massimo, il tutor dell’esperienza. “Il punto è che i primi fondi sono finiti con l’acquisto delle attrezzature e con i corsi... e poi i 'ragazzi' si son accorti che non possono fare a meno di un camioncino, magari col cassone aperto, o un furgone, nel quale caricare attrezzi e la ramaglia o gli sfalci...”, aggiunge Piergiorgio, un artigiano in pensione e lettore del Carlino, che ha messo la sua esperienza al servizio del progetto: “Siamo entrati nel progetto 'Insieme per il lavoro' di Diocesi, Comune di Bologna e Città metropolitana. C’è entusiasmo ma è veramente dura. Per dare le ali al desiderio di riscatto di queste persone il camioncino sarebbe davvero utilissimo. Magari fra i lettori del Carlino ce n’è qualcuno che ne ha uno a disposizione e che potrebbe farci questo grandissimo regalo di Natale", dicono speranzosi.