Insieme per il lavoro al Festival Francescano 2020

L'intervista a Giovanni Cherubini

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Si è parlato anche di Insieme per il lavoro al Festival Francescano 2020, che ha visto come ospite Giovanni Cherubini, referente per l’Arcidiocesi del progetto.

L’intervento si è collocato all’interno di una tavola rotonda in live streaming riguardante i temi dell’economia gentile: “Un’economia che” come ha affermato Fra Marco Aselle, moderatore dell’incontro, “mette al centro non solo il profitto, ma soprattutto le persone, il territorio e l’ambiente”.

Giovanni Cherubini ha raccontato la sua esperienza all’interno di Insieme per il lavoro, sottolineando la grande importanza della partnership tra istituzioni locali e Curia al fine di dar vita a un progetto che rispondesse realmente alle esigenze e ai problemi del nostro territorio.

“Ciascuno  mette all’interno del progetto il meglio di sé, la propria rete di relazioni e il proprio sguardo sul mondo” ha detto Cherubini “ed è proprio questo il suo valore aggiunto”.

Si è inoltre ricordato come Insieme per il lavoro concentri la sua azione sui cosiddetti “penultimi”: “Ciò che mancava era cercare di aiutare quelle persone che non sono né così deboli da poter usufruire dei servizi sociali, ma nemmeno così forti da giocarsela autonomamente sul mercato del lavoro.”

“Responsabilità” è una parole chiave che, rimandando al concetto di “ruolo attivo” di tutti i soggetti coinvolti, racchiude in sé uno dei principali valori guida del progetto, che nell’intervista Cherubini ha rimarcato. Da un lato, è fondamentale il ruolo delle imprese del territorio metropolitano che, chiamate ad una grande assunzione di responsabilità sociale, collaborano attivamente con il progetto: “In tre anni abbiamo fatto quasi 700 inserimenti in più di 150 aziende” ha ricordato Cherubini “e per gran parte di queste aziende ancora oggi siamo un punto di riferimento per la ricerca di personale”. Dall’altro, altrettanto fondamentale è il ruolo delle persone in cerca di lavoro che si rivolgono al progetto, anche loro chiamate alla responsabilità, che si concretizza nel rendersi collaborativi con il supporto che il progetto può dare loro affinché possano autonomamente avviarsi verso il lavoro. “Quando queste due disponibilità si incontrano il progetto funziona” ha dichiarato Cherubini.

Cherubini ha inoltre sottolineato come anche le persone che quotidianamente operano dentro e per il progetto, ricoprano un altro ruolo determinante per la sua buona riuscita: un team di professionisti eterogeneo, per organizzazione di appartenenza e per cultura professionale, composto soprattutto da giovani che portano con sé, oltre al proprio bagaglio di competenze, soprattutto “la voglia di fare, l’idea di lavorare per le persone, di fare bene il proprio lavoro”.

Infine Cherubini ha ricordato come il progetto funzioni perché fortemente voluto dal Sindaco Virginio Merola e dal Cardine Matteo Maria Zuppi: è grazie a loro che questa partnership tra pubblico e privato si è potuta concretizzare e che, nei tre anni appena trascorsi, ha portato a risultati ben oltre anche le loro stesse aspettative.

 

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