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Simona, dalla ricerca senza sosta al lavoro giusto dopo un percorso in Insieme per il lavoro

Simona Calzati, 52 anni, ha trovato lavoro in autonomia dopo il percorso di Individual Placement and Support in Insieme per il lavoro. "Primo ero bloccata, non mi sentivo mai pronta. Ora ho riacquistato consapevolezza, ho imparato a valorizzare le mie competenze e il lavoro è arrivato".

La storia di Simona Calzati
 

Non sempre le competenze e le opportunità di lavoro si incontrano. Il matching non è scontato neppure quando l’offerta di impiego è ampia e si hanno alle spalle anni di studio universitario, una laurea, un inizio di carriera tagliati su misura. A volte sul percorso verso il lavoro ci si arena per le più svariate ragioni e il rischio di perdersi è dietro l’angolo. In questi casi, l’autonomia nel rimettersi in gioco diminuisce con il farsi largo della perdita di motivazione. E dal fare fatica a inserirsi in un contesto lavorativo, si rischia di smettere del tutto di cercare.

Simona Calzati oggi ha 52 anni e dal febbraio 2024 lavora part time come impiegata in un’azienda di San Lazzaro di Savena con un contratto a tempo indeterminato. Una laurea in psicologia, una specializzazione in psicoterapia dell’età evolutiva, un passato decennale nella libera professione nel suo settore, e svariati impieghi alle spalle come segretaria, commessa e baby sitter.

Per anni Simona è rimasta nel limbo della ricerca del lavoro spendendo molte energie in attesa dell’occupazione più adatta a lei. Poi nel 2020 ha scelto di rivolgersi a Insieme per il lavoro dove ha svolto il colloquio di accesso durante il quale le è stato proposto di essere accompagnata per alcuni mesi attraverso il metodo IPS.

“Sono arrivata con il passaparola – racconta –, Insieme per il lavoro me lo ha consigliato un’amica. Non conoscevo il progetto perché in precedenza avevo cercato lavoro solo attraverso altri canali”.

Simona viene supportata attraverso l’Individual Placement and Support, metodo che parte sempre da una solida base: il focus sulla persona e sulla sua storia individuale. Mettere le persone al centro significa valorizzarne le competenze allontanandosi dall’erogazione di un servizio standardizzato, preferendo invece la costruzione di relazioni di fiducia, in cui i possibili strumenti di supporto per il raggiungimento degli obiettivi professionali sono una conseguenza eventuale offerta dal servizio alla luce delle preferenze espresse dal candidato. Questo metodo è efficace al punto che oltre la metà dei candidati riesce al termine del percorso a trovare lavoro in autonomia.

È esattamente quanto è successo a Simona: dal tempo sospeso della lunga ed estenuante ricerca di un impiego all’acquisizione di un metodo di ricerca mirata e vincente.

“Il percorso è stato molto bello – racconta oggi Simona – soprattutto per quanto riguarda l’accettazione di me come persona e delle mie caratteristiche (non posso per esempio stare a lungo in piedi a causa dell’artrosi). Ho trovato assenza di giudizio, attenzione ai miei bisogni e valorizzazione della mia individualità”.

In passato l’ex psicologa si era sentita giudicata per le sue scelte di vita e per la difficoltà a collocarsi. “La professionista che mi ha accompagnata nei mesi di questa importante esperienza mi ha aiutata a individuare le competenze spendibili in ambito professionale, ma a un livello più profondo mi ha permesso anche di intraprendere un percorso di accettazione e di presa di coscienza e valorizzazione dei miei punti di forza. Si è trattato di un percorso di crescita a 360 gradi”.

Sul piano dell’orientamento e della ricerca attiva del lavoro, Simona ha imparato a leggere gli annunci di lavoro in maniera più consapevole, ad ampliare la ricerca attraverso canali che non aveva mai considerato in passato come i motori di ricerca e i social media, ha capito come individuare le parole chiave su cui strutturare il cv, ha elaborato delle lettere di presentazione giuste per lei e diversificato i curricula in base alla sua ricerca. Ha continuato a cercare impieghi come receptionist, segretaria e baby sitter, ma a differenza del passato le imprese hanno cominciato a rispondere. “Addirittura le famiglie in cerca di baby sitter hanno iniziato a cercarmi quando vedevamo il mio profilo sulle piattaforme a cui ero iscritta, senza che io mi promuovessi in maniera ativa”. Il primo impiego è arrivato poco dopo il percorso, infine Simona è approdata al lavoro di segreteria che svolge tuttora.

“Non saprei dire come mai in passato nonostante una laurea e un’esperienza professionale non riuscissi a trovare lavoro – riflette Simona -. Evidentemente mi muovevo nella maniera sbagliata, con un cv fatto male e in un momento di vita non troppo felice per me”.  

Ora è il tempo di una nuova stabilità: “Questo lavoro mi ha fatto rinascere, mi dà una routine. Primo ero bloccata, non mi sentivo mai pronta, mi sembrava tutto una montagna invalicabile. Ma il percorso iniziato con Insieme per il lavoro mi ha cambiata, mi ha restituito una identità professionale più completa e l’impiego che ho oggi ma fa sentire tranquilla e realizzata”.

 

Foto Unsplash

23/07/2024

 
Data ultimo aggiornamento: 23-07-2024