Una buona notizia targata 2021, ma che ha già seminato novità pronte a spuntare nel 2022. È la vicenda della Reno Fonderie, la società cooperativa con sede ad Alto Reno Terme, nata dalle spoglie della storica Lem di Gaggio Montano, fallita nel 2019 e seguita nel tempo dal Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo della Città metropolitana di Bologna.
L’attuale cooperativa nasce dal coraggio e dalla determinazione di diciotto lavoratori che hanno deciso di investire tutte le proprie risorse per rilevare l’attività, dandole una seconda vita mediante il supporto di Città metropolitana, Regione Emilia-Romagna, i Comuni di Gaggio Montano e Alto Reno Terme, Legacoop, sindacati e professionisti in una interessante operazione di “workers buy out” che ha consentito ai lavoratori di mantenere l’occupazione e divenire loro stessi imprenditori e gestori dell’azienda.
Ora la Reno Fonderie è un’impresa attiva e con obiettivi di espansione, al punto che si è reso necessario un ulteriore step di crescita. Insieme per il lavoro ha erogato a tal fine un finanziamento che servirà ad attuare un imponente progetto formativo, fondamentale per soddisfare nuovi bisogni aziendali ma non solo: i corsi di formazione, in partenza a gennaio, saranno infatti destinati ad accrescere le competenze manageriali dei soci lavoratori ma saranno aperti, per quanto riguarda le competenze tecniche di produzione e la sicurezza sul lavoro, anche agli ex dipendenti Lem fuoriusciti dall’azienda e che non hanno preso parte alla “rigenerazione aziendale”, perciò ora senza un impiego. Un modo per reintegrarli, con il tempo, nella nuova struttura al fianco dei colleghi, ora imprenditori, con cui hanno condiviso lavoro e vita anche per venti o trent’anni.
Non basta: i corsi sono aperti anche ai disoccupati e agli inoccupati di tutto il territorio montano, persone attualmente fuori dal mercato del lavoro e interessate a ricercare nuova occupazione. Un modo per rilanciare e dare nuova linfa all’Appennino, territorio strategico per l’economia della nostra area metropolitana. Le attività di formazione e tutoraggio in partenza a breve saranno svolte da Demetra Formazione, l’ente accreditato presso la Regione Emilia-Romagna per la formazione e per le politiche per il lavoro nonché soggetto certificato ISO9001 EA37 (formazione). Riguarderanno oltre al funzionamento di un’impresa cooperativa, anche l’utilizzo delle macchine da pressofusione, il trattamento del metallo, la formazione dei carrellisti, la sicurezza sul lavoro, il primo soccorso e altri aspetti necessari al lavoro in azienda.
“Il caso della cooperativa Reno Fonderie dimostra che i lavoratori unendosi in cooperativa possono, attraverso la loro determinazione e il supporto del sistema cooperativo, investire sul loro futuro e giocare da protagonisti nella difesa del lavoro e della capacità produttiva di un territorio”, ha commentato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna che è stata al fianco dei lavoratori della ex fonderia Lem in tutte le fasi di sviluppo del loro progetto, accompagnandoli nella definizione del piano di ripartenza, nella costituzione della loro cooperativa, nel confronto con la curatela fallimentare, nell’asta di assegnazione dell’azienda fallita, e nella costruzione della provvista finanziaria attraverso l’interlocuzione con Coopfond, CFI e Banca Etica.
Anche il Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna, Sergio Lo Giudice, commenta questo percorso virtuoso: “Le istituzioni, le associazioni datoriali e il sistema della formazione, insieme, hanno trasformato una crisi industriale in una nuova opportunità di lavoro in un territorio al centro delle nostre attenzioni. La chiave è l’impegno comune per il lavoro qui veicolato da Insieme per il lavoro che, nel tempo, sarà sempre di più una risposta radicata in tutta l’area metropolitana”.