Via alla collaborazione tra Acer e Insieme per il lavoro: firmato a Palazzo Malvezzi un accordo tra l’Azienda per la Casa Emilia-Romagna e Insieme per il lavoro con l'obiettivo di favorire l’occupazione di persone che vivono negli alloggi di edilizia residenziale pubblica e desiderano essere accompagnate nella ricerca del lavoro (VIDEO).
La convenzione prevede l’avvio di una serie di strumenti per andare incontro alle fragilità che spesso si riscontrano nell’utenza erp, dove l’esigenza abitativa si manifesta di frequente insieme alla ricerca del lavoro.
L’inserimento lavorativo può essere dunque la spinta per uscire da una debolezza economica e sociale. Acer provvederà a utilizzare tutti i propri canali di comunicazione per diffondere al meglio i servizi di Insieme per il lavoro, condividendo con il progetto la valorizzazione dei contesti di prossimità per intercettare direttamente la cittadinanza.
Fondamentale per la realizzazione degli obiettivi comuni sarà a questo proposito l’ufficio relazioni con il pubblico: presto inizierà una formazione mirata da parte di Insieme per il lavoro agli operatori Acer per trasmettere all’utenza tutte le informazioni utili all’orientamento al lavoro.
Inoltre, gli operatori di Insieme per il lavoro saranno ospitati periodicamente negli urp di Acer dislocati sul territorio per intercettare direttamente le esigenze lavorative delle persone e favorire le iscrizioni al programma gratuito di inserimento lavorativo.
Oltre alla formazione del personale Acer e alla presenza degli operatori di Insieme per il lavoro nei contesti di prossimità, l’accordo prevede anche l’inserimento all’interno delle bollette di Acer di tutte le informazioni per contattare Insieme per il lavoro, portando così in ogni casa le opportunità di lavoro e formazione offerte dal progetto.
E’ previsto infine lo scambio tra Acer e Insieme per il lavoro di materiale informativo (brochure, volantini, manifesti) a disposizione dell’utenza negli uffici di riferimento.
“Dobbiamo ragionare in un’ottica per cui la casa popolare diventa uno strumento di emancipazione dalle fragilità – ha detto alla presentazione dell'accordo la vicesindaca di Bologna, Emily Marion Clancy – . Casa e lavoro sono due pilastri fondamentali per avere accesso a una vita dignitosa, alla possibilità di essere in salute e di sviluppare relazioni sociali. Chi non ha una casa ha già consumato tutto il suo capitale sociale e dobbiamo prevenire come istituzioni questo momento. Per farlo è importantissima l’intersezione tra il lavoro, la salute, i servizi, il welfare”.
Il Capo di Gabinetto del sindaco metropolitano e delegato al Lavoro, Sergio Lo Giudice ha aggiunto: “Riconosciamo il diritto alle fragilità ma allo stesso tempo dobbiamo superarle con le politiche per il welfare, per il lavoro e le politiche abitative. Bisogna accogliere la persona nella complessità dei suoi bisogni e farlo in maniera integrata”.
Ha commentato il presidente di Acer Bologna, Marco Bertuzzi: “Rimuoviamo e rinforziamo una collaborazione già avviata facendo un passaggio ulteriore e ribadendo che casa e lavoro sono i pilastri su cui impostare la ripartenza post Covid. Approfittando del grande sforzo che stiamo facendo sulla prossimità – mai fatto prima – creeremo le condizioni per offrire ai nostri utenti anche un supporto per la ricerca lavorativa, di cui ci viene sempre manifestata l’esigenza”.
Secondo Sara Accorsi, consigliera metropolitana delegata al Welfare e alle Politiche per la casa: “Per permettere alle persone di avere nuove capacità di riprogettare la propria vita servono strumenti. Occorre dunque portare le politiche abitative nell’area dello sviluppo sociale e questo comporta una integrazione con tutte le politiche del welfare”.
Eugenio Marcotullio, Coordinatore di Insieme per il lavoro e referente per l’Arcidiocesi ha spiegato infine: “E’ importante per tutti i soggetti del territorio fare rete e mettere al centro le persone per raccogliere il loro fabbisogno e dare loro risposte concrete, dal lavoro alla casa. Progetti come quello presentato oggi sono quindi prioritari. L’obiettivo comune è supportare chi si rivolge a Insieme per il lavoro nel raggiungimento di uno stile di vita soddisfacente e dignitoso”.
In foto, da sinistra: Sara Accorsi, Marco Bertuzzi, Emily Clancy, Sergio Lo Giudice, Ambrogio Dionigi, Eugenio Marcotullio, Raffaella Pannuti.