All'evento di lancio di Insieme per il Lavoro con il sindaco metropolitano Virginio Merola e l'Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, a inizio ottobre, erano arrivate a Fico 130 tra imprese, associazioni di categoria e terzo settore.
Ora dall'elaborazione delle informazione raccolte nei tavoli di lavoro di quella giornata emergono dati interessanti contenuti in un report che è stato inviato alle imprese presenti all'iniziativa con l'invito di Merola e Zuppi a formalizzare l'adesione al progetto.
Dai questionari compilati dai rappresentanti delle 83 realtà presenti nei gruppi organizzati grazie alla collaborazione dell'Ufficio Immaginazione Civica di Urban Center Bologna (47% di grandi dimensione e le restanti suddivise equamente tra medie, piccole e micro imprese), risulta che il 54% appartiene al settore dei servizi, il 25% a quello manifatturiero, l'11% opera in agricoltura e il 5% fa parte del settore del commercio. L'82% inoltre appartiene a un'associazione di categoria.
Più della metà delle realtà presenti ha dichiarato di avere la necessità nel breve e medio periodo di reperire risorse umane e in particolare di ricercare profili impiegati nei servizi. Le imprese, per la maggior parte (84%), hanno attivato percorsi lavorativi con le categorie di persone in situazione di svantaggio ma affermano di non essere convenzionate con enti pubblici per il reperimento di soggetti socialmente fragili.
Alle imprese che aderiranno al progetto si chiederà di: definire i fabbisogni di inserimento lavorativo, Co-progettare i percorsi di formazione e orientamento, accompagnare i progetti di auto-impiego e di economia sociale, mettere a disposizione le progettualità più interessanti delle aziende (start-up, percorsi formativi…), implementare il rapporto con il mondo della scuola, partecipare alla co-progettazione dei bandi pubblici.