Cosa succede quando si incontrano due mondi che sembrano non potersi mai incrociare, separati da muri e cancelli invalicabili? Cosa succede quando “il dentro” e “il fuori” si incontrano in un progetto comune? E’ quello che è stato sperimentato con il progetto Inside&Outside nella sartoria Gomito a Gomito, che si trova all’interno della Casa Circondariale Dozza di Bologna, realizzato grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e al supporto anche di Insieme per il lavoro e del suo accompagnamento strategico e organizzativo ai Progetti di Innovazione Sociale.
Un anno fa prendeva avvio infatti Inside&Outside, il percorso di Alta Formazione “L’accessorio: dall’idea al prototipo”, rivolto alle detenute che lavorano per il progetto sartoriale Gomito a Gomito (qui la news per approfondire), gestito dalla Coop. Soc. Siamo Qua: il percorso è stato costruito come progetto didattico realizzato in collaborazione con i docenti e gli studenti del terzo anno di Fashion design dell’Accademia di Belle Arti. Circa 60 ore di lezioni, iniziate a novembre 2019, all’interno del carcere, e terminate a gennaio 2021, dopo la sospensione (lockdown da covid-19, marzo 2020) e la ripresa negli spazi del laboratorio esterno della sartoria in via Jacopo Della Quercia, solo per le detenute in semilibertà.
La pandemia ha reso quei muri ancora più impenetrabili, ma l’impatto del corso, per le detenute, le studentesse e i docenti dell’Accademia che ne hanno preso parte, è stato molto forte, sostiene Silvia De Pasquale, socia volontaria della coop. soc. Siamo Qua che abbiamo intervistato. Chi veniva “da fuori” ha potuto comprendere il valore e il significato che Gomito a Gomito rappresenta per chi “è dentro” ma anche per la città, dimostrando una sincera affezione al progetto; le sarte-detenute hanno interiorizzato l’idea che il lavoro può non essere soltanto uno sforzo produttivo ma anche un’occasione creativa e riflessiva, e hanno apprezzato, oltre che i risultati tangibili del percorso, anche l’opportunità di aver potuto interagire e confrontarsi con chi studia e lavora con la moda “fuori”.
Questa formazione, nell’idea della Coop. Soc. Siamo Qua e dei docenti dell’Accademia che hanno creduto nel progetto, non è stata infatti “solo” un’occasione per trasmettere nuove competenze alle sue dipendenti-detenute, ma anche e soprattutto per creare opportunità di crescita personale, di riflessioni e costruzione di nuovi significati, superando il concetto di un lavoro legato principalmente alla sussistenza.
Dall’esperienza di Inside&Outside non solo sono nati degli oggetti da esporre o vendere, ma spunti e relazioni umane bellissime, scrive Silvia De Pasquale nell’opuscolo che è stato realizzato a valle del percorso e presentato la scorsa estate durante Open Tour, un evento dell’Accademia di Belle Arti. Grazie a queste bellissime relazioni con i docenti dell’Accademia che hanno curato il percorso formativo, sono scaturite già diverse cose: un concorso di idee rivolto agli studenti per realizzare abiti dai tessuti e materiali di “scarto” forniti da Gomito a Gomito, una collaborazione con una ex studentessa che oggi si occupa del coordinamento delle sartorie e, proprio nei prossimi giorni, prenderà avvio una nuova serie di incontri formativi destinati alle dipendenti-detenute che aiuterà a sviluppare una nuova linea di abbigliamento e accessori.
Qual è il prossimo sogno nel cassetto di Gomito a Gomito? Un negozio in centro a Bologna per continuare il loro importante lavoro e far riconoscere sempre di più il suo valore per la città.