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Carta metropolitana per la logistica etica: c'è anche Insieme per il lavoro

Presentata dal sindaco Lepore la Carta metropolitana per la logistica etica

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La sicurezza sul lavoro, la formazione, le pari opportunità: ossia promuovere un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro per il personale impiegato nelle imprese della logistica, un settore particolarmente esposto e fortemente in espansione sul territorio bolognese. Con questo obiettivo è stata presentata lo scorso 27 gennaio a Palazzo Malvezzi la Carta metropolitana per la logistica etica, lanciata lo scorso 9 novembre dal sindaco metropolitano Matteo Lepore. Sul tema della qualità del lavoro è citato come strumento di placement anche Insieme per il lavoro.

 “La logistica è un settore strategico per Bologna, con più di 20mila lavoratori, che conta 4,3 miliardi di fatturato, e questa Carta non è un mero protocollo di sito - ha commentato il sindaco metropolitano Matteo Lepore -  ma un impegno politico per i prossimi 5 anni. Impegno per mettere in campo azioni concrete sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sulla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, sulle pari opportunità, sull’uso di tutti gli strumenti che abbiamo per salvare vite”. Il sindaco ha specificato che gli investimenti dei prossimi anni dovranno puntare alla produzione e non alla speculazione. “Noi vogliamo investire sul trasporto su ferro e su una logistica che sia dedicata all’industria – ha aggiunto Lepore - alla produzione e ai diritti delle persone che ci lavorano. E’ l’impegno che vogliamo portare avanti, una sfida anche per ridurre le emissioni inquinanti”.

La Carta ha una validità di 5 anni ed è strutturata in sei capitoli tematici: Sicurezza sul lavoro, Qualità del lavoro e catena degli appalti, Formazione preventiva e continua, Coesione sociale e integrazione territoriale, Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale, Nuovi investimenti in logistica. Il documento si chiude con un ulteriore capitolo che riguarda l’Attuazione e il monitoraggio. La Carta stabilisce un principio trasversale sui temi della diversity and inclusion prevedendo che i soggetti interessati collaborino “per la costruzione di una cultura aziendale e del lavoro inclusiva basata sulla valorizzazione delle differenze individuali quali fattori di innovazione e di miglioramento delle performance personali e organizzative”.

In particolare si interviene sul tema della sicurezza del lavoro stabilendo, tra l’altro, un maggior coordinamento tra INAIL, Ispettorato per il lavoro e AUSL, il rispetto dei minimi tabellari previsti dai CCNL, in modo da disincentivare ed evitare fenomeni di mancato rispetto degli oneri normativi anche collegati alla sicurezza.

Sulla qualità del lavoro le parti concordano, tra l’altro, per l’applicazione e il rispetto dei CCNL di settore e del contratto a tempo indeterminato come forma comune di rapporto di lavoro nell’ottica del lavoro stabile e della continuità occupazionale, contrastando l’abuso degli istituti del distacco e della somministrazione di lavoro a termine. E ancora, filiera corta negli appalti e nei subappalti, sostenere le pari opportunità rivolgendo particolare attenzione all'età e al genere all’interno delle imprese, nonché alla parità salariale e alla conciliazione fra tempi di vita e lavoro. Infine, promuovere nei casi di appalto le clausole sociali di salvaguardia, per favorire la continuità occupazionale, economica e normativa del personale impiegato, e le clausole sociali di protezione, per “favorire  - si legge nella Carta - l’inserimento di persone fragili o in condizioni di svantaggio anche servendosi del servizio di placement di Insieme per il lavoro nel quadro dei servizi pubblici per persone fragili”.

La carta è stata promossa da 30 soggetti tra enti pubblici, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria: Città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Unioni dei Comuni della Città metropolitana di Bologna, Prefettura di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Bologna, INAIL – Dipartimento Territoriale Bologna, Ispettorato territoriale del lavoro di Bologna, Unità Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro delle AUSL di Bologna e di Imola, Aeroporto G. Marconi di Bologna, Interporto Spa, CGIL di Bologna e Imola, CISL Area metropolitana bolognese, UIL Emilia Romagna e Bologna, Alleanza delle cooperative di Bologna e di Imola, CNA Bologna e Imola, Confartigianato imprese Bologna metropolitana, Confindustria Emilia Area Centro, Libera Bologna.