Formare autisti professionisti che possano iniziare a lavorare da subito grazie a una rete forte di soggetti che credono e investono nel progetto. E’ l’obiettivo del nuovo corso per l’ottenimento della Carta di Qualificazione del Conducente (Cqc) per il trasporto di persone, avviato lo scorso 11 aprile e rivolto a una decina di persone disoccupate o in cerca di reimpiego nell’area metropolitana di Bologna. Si tratta della seconda edizione di una formazione di successo – la prima risale al 2018 – in cui Insieme per il lavoro ha deciso di investire nuovamente, a fronte dell’esito estremamente positivo degli inserimenti lavorativi seguiti alla prima edizione. L’intenzione di Insieme per il lavoro è facilitare l’inserimento lavorativo dei suoi beneficiari, agevolandoli nella possibilità di frequentare una formazione altrimenti piuttosto onerosa e rispondendo al contempo a una forte richiesta di occupazione da parte delle imprese nel settore del trasporto.
Il corso è realizzato in collaborazione con Irecoop Emilia-Romagna in veste di ente coordinatore e garante, Saca (cooperativa leader nel settore della mobilità di persone e merci), Confcooperative Bologna e Autoscuola Grandi.
Lo scorso 11 aprile la presentazione ufficiale dell’avvio delle lezioni a frequenza giornaliera, gratuita per i partecipanti, che porteranno nell’autunno prossimo all’ottenimento della certificazione Cqc, della patente D e allo sviluppo e all’approfondimento delle competenze trasversali utili allo svolgimento della professione. Il valore aggiunto del progetto è stato il coinvolgimento fin da subito dell’azienda: Saca ha infatti preso parte sia alla fase progettuale sia alla selezione dei candidati. All’apertura del corso erano presenti i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti: oltre a Insieme per il lavoro, c'erano Giuliano Lolli dell’autoscuola Grandi; Morena Manni, direttrice di Irecoop Emilia-Romagna e Brunella Tortoreto, coordinatrice del corso; Matteo Manzoni, direttore di Confcooperative Bologna; Alessio Passini, presidente di Saca.
“Si tratta di un corso di grandissima utilità perché qualifica le persone ma offre loro anche la certezza di trovare una occupazione”, dice Alessio Passini di Saca. “Ci auguriamo che tutti questi futuri lavoratori possano entrare in Saca – aggiunge – perché i posti vacanti sono numerosi, ormai da anni”. Forte è dunque la richiesta del mercato del lavoro per gli autisti professionisti, anche a causa di un veloce ricambio generazionale del settore che, fino a non molto tempo fa, impiegava persone che avevano conseguito la patente D durante la leva militare obbligatoria. Oggi invece gli alti costi per conseguire la certificazione scoraggiano molti aspiranti autisti di pullman - l’investimento personale per ottenere la qualifica professionale si aggira intorno ai 2.500 €. Ma il futuro dei trasporti per Passini è roseo: “Non vedo la guida autonoma in Italia come una grande soluzione per il futuro, dunque con il tempo le opportunità di lavoro aumenteranno, mi auguro che questo avvenga parallelamente a una diminuzione dei costi per ottenere la certificazione e a una sburocratizzazione generale del sistema”.
Per Brunella Tortoreto che coordina il corso con Irecoop: “Importante è stato il ruolo di Insieme per il lavoro come ente promotore del progetto e per la raccolta del fabbisogno occupazionale. La bellezza del progetto sta nel mettere insieme realtà diverse che cooperano per lo stesso obiettivo e condividono gli stessi valori. La mission di Irecoop è la formazione professionale e con questo corso raggiungiamo due obiettivi: qualificare le persone e fornire un servizio a una delle nostre cooperative”.
“La prima edizione è stata una bellissima esperienza che ha permesso a tanti ragazzi di trovare lavoro e questa è una grandissima soddisfazione – ricorda Giuliano Lolli dell’Autoscuola Grandi – per questo siamo felici di ripetere la formazione. Se potessi riavvolgere il nastro, mi piacerebbe mostrare ai nuovi corsisti la bellezza del traguardo che li aspetta alla fine del percorso, sebbene a volte questo risulti impegnativo”.