In cantiere con Nuh, al lavoro dopo il corso Iiple per addetti ai ponteggi

Insieme per il lavoro ha finanziato il corso all'Istituto edile bolognese, dove il placement è del 100%

In cantiere con Nuh, al lavoro dopo il corso Iiple per addetti ai ponteggi
 

In cantiere ha riposto la sua esperienza, il suo presente, i suoi sogni. Il futuro se lo sta costruendo così, un mattone per volta. Classe 1994, Nuh Abdi Omar è un muratore di origine somala, in Italia da otto anni, che al suo lungo curriculum nel mondo dell’edilizia da qualche tempo ha aggiunto una nuova abilitazione: quella di addetto al montaggio e smontaggio di ponteggi, ottenuta a ottobre scorso grazie al corso erogato dall’Istituto per l'Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili di Bologna (IIPLE) e finanziato da Insieme per il lavoro. “Questo è il mio mestiere, è quello che so fare e che continuerò a portare avanti”. La voce tranquilla, gentile, sicura, in un italiano fluente il ragazzo racconta che dopo il percorso formativo in Iiple ha ottenuto un contratto di tre mesi da parte di una cooperativa del settore, grazie al quale al termine del periodo ha potuto fare qualcosa che desiderava da otto anni: acquistare un biglietto aereo per andare a trovare la propria famiglia. “In Somalia non si può entrare facilmente, è troppo pericoloso – spiega Nuh – così anche i miei parenti si sono messi in viaggio per vedermi, un lungo viaggio. Ci siamo incontrati in Etiopia. Non li abbracciavo da quando sono arrivato in Italia, è stato bello”. Ora il ragazzo è tornato a lavorare nella stessa ditta conosciuta dopo il corso da pontista, che lo ha aspettato durante il viaggio e la successiva quarantena per proporgli poi un altro contratto, questa volta di un anno.

Il giovane, ventisettenne, fa parte di una nuova generazione di lavoratori del settore costruzioni, “un settore – riflette il direttore di Iiple, Luca Roversi - che negli ultimi mesi ha conosciuto uno sviluppo importante, grazie agli incentivi, e ha fatto scoprire alle imprese la necessità di avere di nuovo manodopera giovane e formata dopo anni di una crisi così forte da aver cancellato 500.000 lavoratori dal 2008 a oggi”. Ora il placement dei corsi dell’istituto edile bolognese, che opera dal 1947, è del 100%. Al punto da non riuscire coprire comunque la richiesta da parte delle imprese. C’è più domanda che offerta. “La vera novità – continua Roversi - è che le imprese stesse non erano abituate a questa modalità. Il lavoratore ora ha la possibilità di scegliere in quale impresa andare a lavorare, può fare lui stesso selezione”.

Manodopera giovane ma anche con competenze trasversali, alla luce del fatto che il mondo edile  “oggi mostra i segni di un’innovazione importante: si sta aprendo alla digitalizzazione, all’economia circolare, all’assemblaggio, alla sensoristica, ai nuovi materiali, alla salvaguardia ambientale. Ma dove c’è innovazione serve elasticità, per questo noi formiamo sulle tecniche di costruzione ma offriamo anche competenze più ampie”. Come la sicurezza sul lavoro, modulo trasversale a tutte le materie. I profili più richiesti? “Addetti ai ponteggi, cappottisti, chi fa lavori di manutenzione in altezza”.

Da qui l’importanza di una formazione mirata come quella erogata lo scorso autunno con il sostegno di Insieme per il lavoro: “Iniziativa di successo – anche per la formula snella in cui la burocrazia è stata ridotta al minimo, consentendo così di attuare un modello centrato ed efficace per rispondere subito alle esigenze del mercato del lavoro”.

Lo pensa anche Francesca De Leo, referente del Servizio lavoro di Iiple e coordinatrice del corso: “Ogni giorno le imprese ci contattano in cerca di personale – commenta – da qui la collaborazione con Insieme per il lavoro”. Una collaborazione fruttuosa: “Abbiamo sentito il supporto di Insieme per il lavoro in ogni momento e quando c’è una rete così forte di soggetti che credono in quello che fanno le cose funzionano, anche i ragazzi in formazione sono più motivati ad andare avanti nel loro percorso”.