Si è concluso il 10 dicembre scorso, con un partecipato laboratorio dedicato al lavoro nel mondo impiegatizio, il ciclo di incontri “Come muoverti nel mondo del lavoro senza perdere la bussola”. Partita nel mese di settembre, la rassegna di Insieme per il lavoro ha incluso sei incontri gratuiti di orientamento, nell’ambito delle attività dello “Sportello lavoro”, di cui due inseriti all’interno del cartellone del Festival della Cultura tecnica.
Gli incontri erano aperti a tutte le persone interessate a conoscere meglio i diversi settori professionali proposti e scoprire opportunità di lavoro. Ottimo il bilancio di questa prima edizione che ha visto partecipare alle date proposte una nutrita platea di persone in cerca di occupazione. Il buon esito apre la strada a un nuovo ciclo di incontri in via di programmazione per il 2025.
I laboratori, che hanno spaziato dall’esplorare la figura dell’Operatore Socio Sanitario, a quelle più richieste nel settore “Construction”, fino alla ricerca di occupazione per i giovani che hanno terminato le scuole superiori o per le persone in Legge 68, sono stati realizzati in collaborazione con diversi partner: Oasi Formazione, Centro Risorse per l’Orientamento “Maria Luisa Pombeni”, Randstad, Adecco, Gi Group.
Parte dei laboratori appena conclusi rientra tra le azioni previste dai Patti di collaborazione tra il Comune di Bologna e altri attori (come le agenzie per il lavoro) impegnati nella costruzione di percorsi di inclusione lavorativa e sociale. Si tratta di iniziative ad alto impatto sociale basate su una fondamentale sinergia pubblico-privato che è il requisito fondamentale per il funzionamento dei Patti. Questo tipo di accordi, importante modello di governance partecipata, rappresenta un interessante esempio di applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, di cui anche Insieme per il lavoro si fa portavoce ed esempio sin dalle origini del progetto.
Tra i Patti di collaborazione c’è, per esempio, anche quello con Adecco Spa con il quale è stato organizzato lo scorso 13 novembre l’incontro sul settore “Costruction”. Di questo patto racconta un articolo online di Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà, dal titolo "Il lavoro come bene comune". Scrive Labsus: “Il Patto tra Comune di Bologna e Adecco rappresenta molto più di un semplice accordo formale: è un esperimento concreto di collaborazione pubblico-privata che ridisegna i confini tradizionali dell’intervento sociale. Attraverso questo modello innovativo, le istituzioni e le imprese dimostrano di poter andare oltre la logica del profitto, mettendo al centro la persona e i suoi diritti. L’iniziativa bolognese mostra come la sussidiarietà orizzontale possa tradursi in strumenti efficaci di inclusione, dove diversi attori – istituzioni, aziende, associazioni – convergono verso un obiettivo comune: restituire dignità e opportunità a chi è ai margini del mercato del lavoro”.
Per farsi raccontare meglio la natura e il percorso del Patto per l’orientamento e la formazione, il Laboratorio per la sussidiarietà Labsus ha intervistato Ambrogio Dionigi, Responsabile del Servizio promozione politiche e servizi per il lavoro e per l'economia sociale - Ufficio comune Sviluppo economico, imprese, occupazione, Città metropolitana e Comune di Bologna, che ha spiegato: “Il servizio per il lavoro, da un anno e mezzo, è conferito in un ufficio condiviso tra Comune di Bologna e Città Metropolitana di Bologna. Le politiche per il lavoro sono coordinate da questo ufficio condiviso – ha spiegato Dionigi –. Il Comune di Bologna aveva uno sportello comunale per il lavoro che è entrato in questo ufficio condiviso e che in questa settimana si sta accorpando al servizio “Insieme per il lavoro”. Lo Sportello Lavoro aveva già la consuetudine di collaborare con agenzie per il lavoro per realizzare laboratori di orientamento rivolti ai cittadini. Da qui anche quello organizzato con Adecco. “Come Gruppo – sono state le parole di Mirella Laccetti di Adecco a Labsus – siamo convinti che solo un modello che metta in rete aziende, enti pubblici e associazioni del Terzo Settore che, a vario titolo, si impegnano a favore delle persone in condizioni di svantaggio possa essere vincente”.